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Ecco la norma "salva manager" di Sacconi, Fiom: «A rischio il processo Thyssen»

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Dennis_1978
view post Posted on 20/4/2009, 21:54




Sacconi vuole salvare i manager Thyssen da una probabile condanna per strage. Una norma inserita surrettiziamente al decreto correttivo con cui il ministro del Lavoro ha modificato il Testo Unico sulla sicurezza mette al riparo i vertici di tutte le aziende dalle responsabilità su tutti gli infortuni sul lavoro.

La denuncia arriva dalla Fiom Cgil. Ad accorgersi dell'articolo 10-bis introdotto nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 9 aprile sono stati i legali del sindacato: Elena Poli, Sergio Bonetto. Gli stessi che sono parte civile al processo Thyssen in corso a Torino e che vede imputati i vertici dell'azienda tedesca.

«L'articolo 10-bis va a ribaltare il senso delle responsabilità in caso di incidente sul lavoro – spiega Bonetto - . Per rimanere alla Thyssen finora la responsabilità della mancanza degli estintori è di chi aveva in potere di comprarli, che aveva il budget per farlo e quindi i manager al massimo livello italiano e tedesco. Se passerà questa norma si farà il contrario: la responsabilità sarà al livello più basso, quello più vicino all'evento. Se passerà questa norma, per il rogo di Torino al massimo a pagare sarà il responsabile dello stabilimento. I top manager italiani e tedeschi sarebbero non imputabili». La norma ha infatti applicazione immediata. «Si tratta di norme penali e quindi migliorando le condizioni degli imputati sono valide per i processi in corso e hanno anche valore retroattivo», completa la spiegazione Elena Poli.

http://www.unita.it/news/84090/lodo_alfano...rocesso_thyssen
 
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laurentius
view post Posted on 20/4/2009, 22:15




Sacconi è immondo.
 
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iannis
view post Posted on 20/4/2009, 23:04




CITAZIONE (Dennis_1978 @ 20/4/2009, 22:54)
Sacconi vuole salvare i manager Thyssen da una probabile condanna per strage. Una norma inserita surrettiziamente al decreto correttivo con cui il ministro del Lavoro ha modificato il Testo Unico sulla sicurezza mette al riparo i vertici di tutte le aziende dalle responsabilità su tutti gli infortuni sul lavoro.

La denuncia arriva dalla Fiom Cgil. Ad accorgersi dell'articolo 10-bis introdotto nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 9 aprile sono stati i legali del sindacato: Elena Poli, Sergio Bonetto. Gli stessi che sono parte civile al processo Thyssen in corso a Torino e che vede imputati i vertici dell'azienda tedesca.

«L'articolo 10-bis va a ribaltare il senso delle responsabilità in caso di incidente sul lavoro – spiega Bonetto - . Per rimanere alla Thyssen finora la responsabilità della mancanza degli estintori è di chi aveva in potere di comprarli, che aveva il budget per farlo e quindi i manager al massimo livello italiano e tedesco. Se passerà questa norma si farà il contrario: la responsabilità sarà al livello più basso, quello più vicino all'evento. Se passerà questa norma, per il rogo di Torino al massimo a pagare sarà il responsabile dello stabilimento. I top manager italiani e tedeschi sarebbero non imputabili». La norma ha infatti applicazione immediata. «Si tratta di norme penali e quindi migliorando le condizioni degli imputati sono valide per i processi in corso e hanno anche valore retroattivo», completa la spiegazione Elena Poli.

http://www.unita.it/news/84090/lodo_alfano...rocesso_thyssen

vorrei leggere l'articolo.

Posto che se esiste una legge che impone la presenza di estintori, e se mancano le responsabilità devono essere condivise, in una grand eimpresa: sia i responsabili di stabilimento che devono materialmente procurarsi il tutto, sia la dirigenza che deve fare i controlli.
 
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Von Clausewitz
view post Posted on 21/4/2009, 12:39




Lodo Alfano per i top manager, il governo eclissa il processo Thyssen
di Massimo Franchi

Sacconi vuole salvare i manager Thyssen da una probabile condanna per strage. Una norma inserita surrettiziamente al decreto correttivo con cui il ministro del Lavoro ha modificato il Testo Unico sulla sicurezza mette al riparo i vertici di tutte le aziende dalle responsabilità su tutti gli infortuni sul lavoro.

La denuncia arriva dalla Fiom Cgil. Ad accorgersi dell'articolo 10-bis introdotto nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 9 aprile sono stati i legali del sindacato: Elena Poli, Sergio Bonetto. Gli stessi che sono parte civile al processo Thyssen in corso a Torino e che vede imputati i vertici dell'azienda tedesca.

«L'articolo 10-bis va a ribaltare il senso delle responsabilità in caso di incidente sul lavoro – spiega Bonetto - . Per rimanere alla Thyssen finora la responsabilità della mancanza degli estintori è di chi aveva in potere di comprarli, che aveva il budget per farlo e quindi i manager al massimo livello italiano e tedesco. Se passerà questa norma si farà il contrario: la responsabilità sarà al livello più basso, quello più vicino all'evento. Se passerà questa norma, per il rogo di Torino al massimo a pagare sarà il responsabile dello stabilimento. I top manager italiani e tedeschi sarebbero non imputabili». La norma ha infatti applicazione immediata. «Si tratta di norme penali e quindi migliorando le condizioni degli imputati sono valide per i processi in corso e hanno anche valore retroattivo», completa la spiegazione Elena Poli.

La denuncia della Fiom arriva proprio nel giorno in cui il testo andrà alla Conferenza Stato Regioni. «Il Testo unico sulla sicurezza era uno dei pochi provvedimenti del governo Prodi che avevamo approvato. Chiediamo che lì venga modificato e, in caso contrario, facciamo appello al presidente della Repubblica, sempre sensibile a queste tematiche, perché blocchi l'ennesima porcata», sbotta Gianni Rinaldini, segretario generale Fiom.

«E' una norma salva-manager, un Lodo Alfano ancora più grave perché si parla di lavoratori – gli fa eco Giorgio Cremaschi -. La cosa più grave è che ora capiamo quello che è successo nei mesi scorsi in molte fabbriche. Ai capi reparto era stata fatta firmare una cosiddetta “presa di responsabilità”: in sostanza il testo diceva: “Se succede qualcosa, è colpa mia”. Noi eravamo tranquilli perché i nostri legali ci avevano detto che con il Testo Unico in vigore non aveva alcun valore. Ora capiamo che le aziende e Confindustria sapevano quello che stava scrivendo il governo e quella lettera ora inchioda i capi reparto e salva i manager».

L'articolo 10-bis modifica il cosidetto “Obbligo di impedimento”. «Nei reati commessi mediante violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all'igiene sul lavoro il non impedire l'evento equivale a cagionarlo alle seguenti condizioni: (...) Il comma D recita: “che l'evento non sia imputabile ai soggetti di cui agli articoli 56,57, 58, 59 e 60 del presente decreto legislativo per la violazione delle disposizioni ivi richiamate”. La traduzione la fanno gli avvocati. “Gli articoli citati – spiega Elena Poli – si riferiscono ai cosiddetti “preposti”. Si tratta dei capi-reparto, dei responsabili di stabilimento, ma anche dei progettisti, dei fabbricanti, degli installatori e pure dei medici che danno valutazioni sull'igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Insomma, tutti tranne i manager».

A rischio quindi non c'è solo il processo Thyssen, in corso a Torino, ma anche tutti i procedimenti che riguardano morti e infortuni sul lavoro.
20 aprile 2009

http://www.unita.it/news/84090/lodo_alfano...rocesso_thyssen

moderatori per favore riunite con questa thread

https://termometropolitico.forumcommunity.net/?t=26648689

l'ho vista soltanto in un secondo momento, sorry
 
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laurentius
view post Posted on 22/4/2009, 10:31




Napolitano incontra domani i familiari delle vittime della Thyssen; e poco fa ha lanciato l'appello a riscrivere la norma salvamanager (flash di Repubblica.it).
 
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bsiviglia
view post Posted on 22/4/2009, 10:32




VERGOGNOSO
 
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laurentius
view post Posted on 22/4/2009, 10:35




Sicurezza lavoro, monito di Napolitano
"Attendo riscrittura delle norme sui manager"


TORINO - Siamo in attesa di vedere la nuova scrittura delle norme" in materia di sicurezza sul lavoro. Lo ha detto Giorgio Napolitano a Torino al termine di una visita alla reggia sabauda di Venaria. "E' una questione che ho seguito, anche prima c'era preoccupazione per quella norma, l'avevamo espressa subito. Ora - ha aggiunto il presidente della Repubblica - prendo atto che il ministro Sacconi si è dichiarato pronto a scrivere la norma per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen".

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/c...zza-lavoro.html
 
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CompagnoStefano
view post Posted on 22/4/2009, 10:44




per fortuna che c'è Napolitano altrimenti bisognava chiedere il referendum o fare comunque qualcosa,è scandaloso,inaccettabile.
 
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rossocinque
view post Posted on 22/4/2009, 10:55




pensate a cosa sarebbe un Italia con lui capo dello Stato e nani , ballerine e maggiordomi al Governo alle sue dipendenze.
 
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CompagnoStefano
view post Posted on 22/4/2009, 11:02




lui intendi Napolitano ?
 
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rossocinque
view post Posted on 22/4/2009, 11:08




CITAZIONE (CompagnoStefano @ 22/4/2009, 12:02)
lui intendi Napolitano ?

ovviamente intendevo Lui l'altro... :D
 
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CompagnoStefano
view post Posted on 22/4/2009, 11:09




ah beh mi stava venendo un colpo. :D
beh lo scenario è molto vicino se alle europee la principale forza dell'opposizione crolla rovinosamente.
quindi basta una croce caro rossocinque ! :D (ok,momentopropagandaoff)
 
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ManfrPDS
view post Posted on 22/4/2009, 11:10




A me basta che crolli miseramente, non serve crolli rovinosamente :D
 
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rossocinque
view post Posted on 22/4/2009, 11:21




o ho ricevuto a fine 2008 questa comunicazione:

"Con la presente Le comunichiamo la Sua designazione quale lavoratore incaricato di attuare le misure di prevenzione incendi , evacuazione dei lavoratori, e gestione dell'emergenza per la sede... ai sensi dell'art. 18 1° comma (lettera b) e art. 43 1à comma (lettera b) del d.l. gs 9 aprile 2008, n 81 fermo restando l'incarico attualmente ricoperto in azienza. la informiamo che per Lei è prevista ai sensi dell art. 37 sempre del suddetto decreto una adeguata e specifica formazione ad agg. periodico.

evidenziamo che a norma dell'art. 43 3° comma Lei non può , se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione che dovrà essere motiviata per iscritto. e che l0incarico avrà durata fino alla revoca."

mi sembra che siano collegate. si da incarico formale a qualcuno in azienza in attesa che una legge elimini qualunque onere a carico dell'a.d. , lo si affida senza possibilità di declinare da parte del sottoposto e senza nessun compensazione economica per la maggiore responsabilità.

qualche esperto di diritto può confermare?

 
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l'infame
view post Posted on 22/4/2009, 11:28




CITAZIONE (rossocinque @ 22/4/2009, 12:21)
o ho ricevuto a fine 2008 questa comunicazione:

"Con la presente Le comunichiamo la Sua designazione quale lavoratore incaricato di attuare le misure di prevenzione incendi , evacuazione dei lavoratori, e gestione dell'emergenza per la sede... ai sensi dell'art. 18 1° comma (lettera b) e art. 43 1à comma (lettera b) del d.l. gs 9 aprile 2008, n 81 fermo restando l'incarico attualmente ricoperto in azienza. la informiamo che per Lei è prevista ai sensi dell art. 37 sempre del suddetto decreto una adeguata e specifica formazione ad agg. periodico.

evidenziamo che a norma dell'art. 43 3° comma Lei non può , se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione che dovrà essere motiviata per iscritto. e che l0incarico avrà durata fino alla revoca."

mi sembra che siano collegate. si da incarico formale a qualcuno in azienza in attesa che una legge elimini qualunque onere a carico dell'a.d. , lo si affida senza possibilità di declinare da parte del sottoposto e senza nessun compensazione economica per la maggiore responsabilità.

qualche esperto di diritto può confermare?

la legge dice effettivamente questo:"I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo,
rifiutare la designazione. Essi devono essere formati, essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell'azienda o dell'unita'
produttiva".


Le due cose però non sono collegate.Questo provvedimento è stato fatto nell'ambito di una legge che aggravava i doveri di garanzia del datore di lavoro verso i suoi dipendenti.
 
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17 replies since 20/4/2009, 21:54   214 views
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