iannis |
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| CITAZIONE (laurentius @ 7/4/2009, 19:17) CITAZIONE (iannis @ 7/4/2009, 16:28) Ma ci sarebbero sempre 2 problemi:
1) i numeri piccoli: quante donne sopra i 60 anni con licenza elementare rispondono a un sondaggio online? 1-2? Queste 1-2- sarebbero pochissime per essere rappresentative del loro universo
2) Anche prendendo la vecchietta con licenza elementare che vota PDL e facendo finta che ce ne siano un bel po' che votano sul web, cmq sarebbe un sottogruppo del segmento "vecchietta con licenza elementare che vota PDL" che potrebbe comportarsi differentemente dalla altre vecchiette con licenza elementare che vota PDL che non vanno sul web. Ad esempio probabilmente sono più curiose e più passibili di cambiare partito, e magari sembrerebbe che il PDL perde in quel segmento mentre non è vero. Sì, anche se secondo gli studi di Segatti in media chi vota nei panel web (noi non faremmo un panel peraltro) tende a essere più stabile nelle opinioni. In aggiunta ti dico che gli studi dimostrano che i CAWI non sono più inattendibili dei CATI, in media, perché le logiche di autoselezione sono simili. Quante donne over 65 con licenza elementare che abitano in un piccolo paese del centro-sud rispondono a un sondaggio telefonico? Secondo me applicando le dovute correzioni e con un campione sufficientemente corposo (cosa per cui dobbiamo pubblicizzare molto il sondaggio, e vi invito a farlo anche presso le vostre conoscenze più disparate) può venire fuori qualcosa di anche più attendibile rispetto a un sondaggio telefonico di SWG. @Marco: sì, un'altra possibilità non è tanto riponderare il campione, quanto inserire delle quote fisse (sulla base di ITANES 2008 e magari 2006) per quei settori che sappiamo non essere intercettati (e intercettabili) dal nostro sondaggio. Ma infatti il problema alla fine è la non risposta al sondaggio, che sia web o telefonico. Lo so, che i sondaggi web non erano più sballati di quelli telefonici. |
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